IL SEQUESTRO

Come si può far ridere raccontando un dramma? Come si può denunciare un’emergenza in una commedia comica?
È ciò che accade in questa commedia, esilarante, ma i cui protagonisti sono schiacciati da una grave ingiustizia.

Il potere politico ed economico, cinico e disonesto, troppo più grande di loro, li scarta come non esistessero. Ma i nostri eroi, buffi e storti come fiori sradicati, attivano la loro ribellione disperata per provare a rimettere radici e rifiorire. Alla riconquista della parola più preziosa per sé e per gli altri, che sempre bisognerebbe difendere con le unghie e con i denti, che ridono per tutto il tempo dello spettacolo: la dignità.

Il mercato rionale non può chiudere! Per sventare la speculazione edilizia che metterebbe sulla strada decine di famiglie, fra cui la sua, il buon Paolo pensa bene di sequestrare il giovane Angelo, figlio dell’autorità che si accinge a firmare il decreto. Ma non ha fatto i conti con l’intraprendenza della vulcanica sorella Monica. E ancor meno con la ingenua sventatezza del cognato Mauro, che garantisce un’inarrestabile serie di esilaranti equivoci e fraintendimenti. E se la ministra, come previsto, è sicuramente una cinica farabutta, c’è chi si rivela anche peggio di lei. Lo scopriranno presto i volenterosi, ma sgangherati protagonisti interpretati da un irresistibile quintetto di attori – di questa perfetta macchina teatrale.

“Il Sequestro” è un’opera spagnola inedita in Italia, scritta dall’attore di cinema, televisione e teatro – già rivelatosi anche drammaturgo di successo con “L’estinzione dei dinosauri” – Francisco (Fran) Nortes; è stata allestita con enorme consenso di pubblico nelle passate stagioni oltre che in Spagna anche in Argentina, Cracovia, Messico, Panamá, Repubblica Dominicana, Uruguay, Varsavia.